Come dimenticare Rino Gaetano, uno degli artisti di culto della scena italiana?
Il cantautore calabro-romano ha lasciato un ricordo indelebile e le sue canzoni, piene di ironia, allegria ma anche di aspra critica verso il panorama sociale e politico, sono tuttora di incredibile attualità. In tanti, a 28 anni dalla sua morte, vorrebbero avere l'opportunità di ascoltare Rino Gaetano live.
Rino Gaetano nasce a Crotone il 29 ottobre del 1950, a dieci anni si trasferisce a Roma per esigenze lavorative dei genitori e qui conosce molti tra quelli che in seguito saranno suoi “colleghi” come Antonello Venditti e Francesco De Gregori.
Dopo le prime esibizioni di Rino Gaetano live viene scoperto da Vincenzo Micocci e nel 1973 avviene il debutto discografico. Eppure non riesce immediatamente ad attirare l'attenzione del pubblico e della critica che forse non avevano ancora ben compreso la sua sottile, ma pungente, ironia e la sua capacità di esprimere nello stesso tempo denuncia e speranza.
Il successo vero e proprio arriva nel 1976 con l'album “Mio fratello è figlio unico” che lo consacra nell'olimpo dei cantautori italiani.
Memorabile è l'esibizione di Rino Gaetano live nel 1978 sul palco del Festival di San Remo al quale partecipa con la canzone “Gianna”. Il pezzo si classifica al terzo posto ma il successo radiofonico è ben più ampio.
Nel 1979 esce l'album “Nontereggae più” e il suo successo incrementa ulteriormente.
A conferma di ciò le esibizioni di Rino Gaetano live sono sempre accompagnate da grande entusiasmo da parte del pubblico.
Nell' 1981, a soli 30 anni, Rino muore in un tragico incidente stradale lasciando per i suoi tantissimi fans un vuoto enorme.